Coltivazione del tartufo

Coltivazione del tartufo: Coltivazione tartufo

Coltivazione tartufo

Il tartufo, è un fungo molto pregiato, largamente utilizzato per la preparazione di piatti raffinati e di pietanze d’eccezione. Esso cresce nel sottosuolo poiché tende a nutrirsi di alcune radici di piante che ne favoriscono lo sviluppo. Per questa specifica motivazione, la coltivazione del fungo, in passato era considerata parecchio complessa. Nel corso del tempo, sono state poi sperimentate delle diverse tecniche per attivare questo processo di coltivazione, comunque appannaggio di poche aziende specializzate nel settore: il processo di coltivazione ha inizio con un’operazione apostrofata con il nome di “micelizzazione”: durante questo processo, nelle radici delle piante, viene innestato un micelio, ovvero il seme della pianta specifica, che poi produrrà il tartufo. Le piantine che verranno messe a dimora, dovranno essere calate con le radici in una poltiglia che provocherà delle piccole fessurazioni, sulle quali, dovrà essere passata una pasta di tartufo, che dovranno infestare le spole. Questo procedimento vale per il tartufo nero; per il tartufo bianco invece, Bisognerà mettere a contatto le radici della pianta da mettere a dimora, e le radici di una pianta che ha giù subito questo processo. Ovviamente questo tipo di coltivazione è decisamente più laboriosa e lunga. Il primo passo corrisponderà con l’analisi del terreno: questo tipo di lavoro viene solitamente eseguito da un’equipe specializzata, che dovrà analizzare non solo il clima, ma anche la tipologia di piante che andranno scelte per favorire la coltivazione del tartufo, tra pioppi, larici e betulle. Una volta stabilita la zona, la tipologia di terreno e le specie di piante, bisognerà disporre i filari per la disposizione delle piantine, cosi da preparare poi il terreno e le buche, all’interno delle quali dovranno essere disposte. Per la preparazione del terreno, ci sarà bisogno di una falce, di un trattore, di una sega, e di una vanga, tutti strumenti utili alla preparazione del terreno. Il primo passo sarà quello della pulizia del terreno da tutte le possibili erbe ed eventuali: il sito dovrà essere completamente pulito, completamente vangate; questa operazione va effettuata in estate, quando la calura e le temperature alte, favoriscono l’evaporazione anche delle sostanze tossiche, e inoltre di una serie di altri odori che si sono impregnati nel terreno. Dopo aver pulito il terreno, sarà necessario ararlo cosi da renderlo ancora più smosso, ed infine si prepareranno i filari da disporre ad una certa distanza per poter sistemare le piantine. Solitamente le piante vanno distanziate calcolando bene la grandezza che queste raggiungeranno, poiché l’alberello avrà una vera e propria chioma che non dovrà invadere lo spazio vicino.
Coltivazione tartufo

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