Coltivazione aglio

La piantumazione

Questo è il periodo migliore per piantare l'aglio, in quanto i mesi di novembre, dicembre e gennaio hanno il clima più adatto per la messa a dimora delle piantine. Procurarsi i bulbilli da piantare è la parte più facile del processo: è sufficiente infatti dividere in spicchi un normalissimo aglio: ognuno degli spicchi (chiamati, appunto, bulbilli) darà origine a una nuova pianta di aglio. Per coltivare l'aglio non è necessario un terreno con delle caratteristiche particolari: se si desidera, lo si può però preparare prima di piantarvi i bulbilli, concimandolo con fertilizzanti a base di potassio e fosforo.

È invece molto importante scelta della posizione in cui effettuare la piantumazione: le piante di aglio, per crescere bene, necessitano di sole e poca d'acqua: predisporre quindi per la coltivazione dell'aglio la porzione di orto o guardino più soleggiata, e che non abbia ristagni d'acqua (che farebbero marcire i bulbilli). Scegliete dagli agli che avete in casa gli spicchi esterni, quelli più grossi: sono i più adatti a dare origine a una nuova testa d'aglio.

Scavate delle piccole buche profonde almeno cinque centimetri, a una distanza l'una dall'altra di circa dieci centimetri (i bulbilli devono avere spazio sufficiente per crescere e ingrossarsi). Inseritevi i bulbilli, rivolti con la punta verso l'alto. Ricoprite con la terra, senza schiacciare (il terreno che ricopre il bulbillo deve infatti rimanere soffice).

Ogni bulbillo darà origine a una nuova testa d'aglio: quanti più ne pianterete, quanti più agli otterrete quindi alla raccolta.

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La crescita

aglio L'aglio non necessita di molta acqua, e di solito le piogge invernali sono sufficienti a garantirne la crescita. Si raccomanda di procedere con l'annaffiatura dei bulbilli solo in caso di assoluta mancanza di piogge. Un aumento delle annaffiature è raccomandato solo a partire dai mesi di maggio e giugno: è allora, infatti, che le nuove piantine di aglio iniziano diventare più grosse. È necessaria quindi una somministrazione di acqua a intervalli regolari, facendo però sempre attenzione a evitare ogni ristagno.

Durante la crescita, capita raramente che dai bulbilli si sviluppino steli floreali, che devono essere tagliati: se permettiamo loro di crescere, infatti, utilizzeranno le sostanze necessarie alla crescita della nuova pianta, che quindi non si svilupperà. Con l'andare del tempo, vedrete che dai bulbilli crescerà una pianta verde, che può arrivare a circa quindici centimetri di altezza: al momento in cui inizierà a seccarsi, bisogna smettere di annaffiare, per evitare che le piante di aglio già formate marciscano. L'inizio dell'essiccazione della pianta è infatti il segnale che è iniziata l'ultima fase della coltivazione dell'aglio, e bisogna prepararsi a raccogliere.

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    La raccolta

    raccolta aglio Le piante di aglio si raccolgono in estate, solitamente verso la fine di giugno. Per sapere quando i vostri agli saranno pronti, è sufficiente osservare lo stato della piantina che si è sviluppata crescendo dal bulbillo: l'aglio è pronto per la raccolta quando la pianta si sarà seccata. Per raccogliere i nuovi agli senza rischiare di danneggiarli, aiutatevi con delle piccole vanghe a mano: scavate la terra intorno alla pianta ed estraetela con delicatezza. Una volta raccolti tutti gli agli, è necessario pulirli bene dai residui della terra e disporli a seccare al sole per due o tre giorni. Fate in modo che le piante non siano esposte al sole diretto, ma copritele con un telo. L'essiccazione permette di far durare a lungo le piante di aglio, che potranno essere consumate anche mesi dopo la loro raccolta: è importante conservarle però in un luogo asciutto e fresco, che non presenti umidità. Questo permetterà infatti che gli spicchi non germoglino ulteriormente: in caso di temperature più calde, gli spicchi svilupperanno al loro interno una piantina verde, visibile sulla punta dello spicchio stesso.


    Coltivazione aglio: Le malattie

    malattie Nel caso in cui le piantine di aglio sviluppino alcune malattie, è possibile porvi rimedio utilizzando dei prodotti appositi. Il problema più diffuso è senza dubbio la formazione di funghi e muffe. Per evitarlo è necessario impedire il ristagno di acqua: nel caso in cui le piante risultino malate, si vedrà la comparsa di muffa bianca o grigia. Un altro problema è rappresentato da un fungo (chiamato "Aspergillus") che attacca i bulbilli facendoli marcire dall'interno. Il fungo colpisce di solito i bulbilli che presentano tagli o ferite: per evitare l'attacco del fungo, è dunque sufficiente scegliere per la piantumazione dei bulbilli sani, che non presentino ammaccature o lesioni di alcun tipo. Altri problemi sono rappresentati da un altro fungo, chiamato "Puccinia": i suoi effetti saranno visibili solo quando la pianta è già cresciuta, e si manifesteranno con dei puntini gialli sullo stelo della pianta stessa. Per evitare che il fungo si diffonda anche alle piante circostanti, è necessario eliminare quelle malate.


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