Il punto chiave della riuscita della velatura sono le irregolarità che, nel creare la trasparenza, possono essere inserite ad arte. Per questo vengono utilizzati spesso strumenti che assicurino un tratto irregolare nella stesura del colore, sia utilizzandoli da soli, sia combinandone l’azione. Stracci, spugne sintetiche e naturali, pennelli e spatole sono gli esempi principali dell’attrezzatura che si può adoperare.
Lo straccio, in particolare, è probabilmente il metodo più conosciuto: utilizzando un panno di cotone, lo si appallottola e lo si intinge nel barattolo della pittura, quindi lo si applica sul muro. Siccome il disegno dipende dalle pieghe dello straccio stesso, è consigliato fare una prova su un cartone o un foglio per vedere se le linee sono di proprio gradimento. Una volta deciso, fate attenzione a non modificare la presa sullo straccio per non alterare le pieghe e, di conseguenza, il motivo della decorazione.Sicuramente è più facile mantenere l’uniformità se si utilizza una spugna (la velatura, in questo caso, prende il nome di spugnatura), che può essere sia naturale (dura più a lungo ed è riutilizzabile per più di una volta) sia sintetica (si deteriora molto più rapidamente). Nel caso dell'utilizzo della spugna, si può procedere come con lo straccio, oppure si può applicare il colore sulla parete e picchettarlo successivamente con la spugna pulita. Questa seconda modalità garantisce una decorazione dai motivi molto più fitti e ravvicinati. Everbuild WAT5 - Water Seal 402, Idrorepellente da 5 l Prezzo: in offerta su Amazon a: 23,44€ |
In sé, il processo della velatura non è particolarmente difficile. Il primo step è la preparazione della parete eliminando, utilizzando la carta vetrata, eventuali irregolarità. Una volta pronta, prima di procedere su tutta la superficie, la cosa migliore è testare i colori e gli attrezzi scelti su una piccola porzione.
Questo passaggio può essere utile anche per testare la giusta pressione da imprimere al materiale: l’effetto finale, infatti, dipendendo dalle irregolarità dell’attrezzo che si utilizza, è diretta conseguenza della forza che si esercita, che non solo deve essere della pressione giusta per garantire il risultato desiderato, ma deve anche risultare la più uniforme possibile per dare omogeneità al proprio lavoro. Se durante la prova l’effetto è quello di un muro a chiazze abbastanza nette, probabilmente state dando troppa pressione. Se, viceversa, la sovrapposizione si fatica a vedere, la pressione è troppo poca.Non mancate, ogni tanto di staccarvi dalla parete e provare a guardare il risultato del lavoro da lontano: questo vi permetterà di avere una visione più completa e un immediato riscontro dell’effetto finale.
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