Tra i sistemi ibridi, ve ne sono molti che hanno un impianto di riscaldamento di tipo idronico, ovvero che utilizzano l'acqua come fluido termovettore. Raggiungendo le superfici radianti, i fancoil o i radiatori dislocati nelle diverse stanze, l'acqua calda si fa portatrice dell'energia termica erogata dai generatori. In questo tipo di impianti, la corretta manutenzione coinvolge inevitabilmente anche l'acqua adoperata come fluido termovettore.
La durezza dell'acqua è una delle questioni fondamentali a cui si deve porre attenzione nella fase di manutenzione del fluido. I problemi principali sono dati dalla possibile formazione di calcare a determinate temperature, e dall'eventuale presenza di residui causati da fenomeni di micro-corrosione. Le micro-corrosioni possono aver luogo tra le parti dell'impianto costituite da materiali di tipo diverso e a contatto tra di loro.Negli impianti che funzionano a temperature relativamente basse, un'altro elemento a cui fare attenzione sono le possibili flore batteriche: anche queste, come il calcare e i residui da micro-corrosione, possono andare ad ostruire le tubazioni, i dispositivi di regolazione e di controllo nonché le pompe, gli scambiatori e tutti gli altri elementi con cui il fluido termovettore entra in contatto.Per ovviare a questo tipo di problemi, sono disponibili in commercio diversi tipi di prodotti. Inoltre, è bene sapere che questo tipo di manutenzione è regolamentata dal D.P.R. 59 dell'anno 2009. Water2Buy W2B110 Addolcitore Acqua | Addolcitore acqua domestico per 1-4 persone Prezzo: in offerta su Amazon a: 349€ |
Nel caso più semplice, la manutenzione di un impianto termico di riscaldamento coincide con quella della caldaia. La manutenzione della caldaia è obbligatoria e le modalità e la cadenza dei controlli dipendono dalla sua tipologia.
L'obbligatorietà di questo tipo di controlli è stato regolamentato per legge per la prima volta in base al decreto 192/05, nel Comunicato numero 69 del giorno 15 Febbraio 2013 emanato dal Consiglio dei Ministri. In tale documento sono state ridefinite le tempistiche relative ai controlli.La tipologia dei controlli è stata invece definita da quelli che sono chiamati bollini.I bollini sono semplicemente delle certificazioni che sono rilasciate successivamente alle opportune verifiche effettuate dal personale abilitato, sulla caldaia dell'impianto. Solitamente sono abilitati alle verifiche gli stessi installatori dei nuovi impianti o i manutentori degli impianti già in opera. Le verifiche hanno lo scopo di accertare che le caldaie abbiano un rendimento superiore alla soglia minima stabilita.I bollini devono essere applicati di volta in volta sul libretto, per l'anno in corso entro il 31/07/2014. Entro tale data, ogni impianto funzionante in italia che abbia una caldaia come generatore, dovrà avere il bollino blu al quale sarà associato un un codice di identificazione dell'impianto. Nel caso di riscaldamento condominiale o centralizzato, sarà cura degli amministratori di condominio o comunque dei responsabili preposti, occuparsi del rinnovo periodico dei bollini.La manutenzione deve essere annuale per tutti gli impianti la cui potenza nominale sia superiore a 35 kw e che siano alimentati a gas oppure tramite altri combustibili liquidi o solidi. Gli impianti con potenza inferiore a 35 kw devono essere sottoposti a manutenzione ogni due anni, se tali impianti sono di nuova generazione, la manutenzione deve essere fatta obbligatoriamente ogni quattro anni.
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