La produzione del vetro ceramico è leggermente diversa rispetto a quella dei vetri tradizionali in quanto prevede una fase amorfa e uno o più stati cristallini: infatti il processo di fabbricazione si basa sul concetto della cristallizzazione controllata. Esistono diverse tipologie di vetri ceramici, che si distinguono tra loro per il grado di cristallinità. Il livello minimo è del 30%, mentre quello massimo raggiunge persino il 90%. A seconda del risultato che si vuole ottenere e delle proprietà termomeccaniche del materiale è possibile sottoporre le lastre a un numero variabile di fasi cristalline. Infatti la realizzazione del vetro ceramico consiste essenzialmente in una particolare lavorazione delle normali lastre di vetro. Queste vengono prima raffreddate e poi riscaldate per ottenere una cristallizzazione parziale; per facilitare il processo molto spesso durante la produzione delle lastre si aggiungono degli agenti di formazione alla composizione di base.
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Proprio per la particolare lavorazione a cui è stato sottoposto il vetro ceramico è un materiale che si caratterizza per avere i pori chiusi, a differenza di quanto accade con le ceramiche sintetizzate. Di conseguenza garantisce una perfetta impermeabilità delle superfici e presenta bassissimi coefficienti di dilatazione. Infatti può essere sottoposto a temperature di 800°C senza subire alcun danno. Al tempo stesso il vetro ceramico filtra in maniera efficace e con ottimi risultati i raggi ultravioletti. Nato per errore durante un esperimento chimico a metà del Novecento effettuato da S.D. Stookey, questo materiale si caratterizza per una struttura policristallina a grani fini: di conseguenza risulta trasparente ma con una leggera colorazione ambrata. Tuttavia, aggiungendo vari coloranti alla composizione di base, è possibile ottenere qualunque tinta.
Il vetro ceramico è un materiale molto versatile, particolarmente indicato per tutte le applicazioni che richiedono una notevole resistenza agli sbalzi termici e alle temperature elevate. Di conseguenza è molto apprezzato per rivestire piani cottura, stufe a pellet e a legna e termocamini. Inoltre viene usato per creare soluzioni tecniche specializzate, ad esempio spie interne nei forni. Per la sua capacità di filtro contro i raggi ultravioletti il vetro ceramico è molto diffuso per la realizzazione di protezioni elettriche, in particolare applicate alle lampade a ioduri metallici. Inoltre questo materiale può essere utilizzato dai designer per la creazione di veri e propri oggetti di design dalle caratteristiche innovative e dalle forme affascinanti, come soprammobili, calici e piatti. Da questo punto di vista rappresenta una valida soluzione alternativa alla ceramica.
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