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A volte bastano alcuni accorgimenti per evitare il formarsi della condensa sui vetri o limitarne la presenza: bisogna evitare di stendere il bucato all’interno della casa, a meno che la stanza che li contiene non venga areata sufficientemente; mentre si cucina o si fa la doccia si consiglia di tenere la porta chiusa del bagno e della cucina; occorre diminuire il numero delle piante presenti nelle stanze.
In casa è preferibile mantenere il giusto equilibrio tra tasso di umidità e temperatura interna dell’abitazione. Le stanze vanno arieggiate frequentemente, in maniera da sostituire l’aria interna ricca di vapore, con quella esterna povera di vapore, lasciando completamente aperte due finestre opposte per cinque minuti. Dopo il bagno o la doccia è preferibile liberare all’esterno la presenza di umidità aprendo una finestra o mettendo in funzione l’impianto di aerazione. Quando si cucina si deve mettere in movimento la cappa e lasciare un po’ la finestra aperta. I termosifoni vanno posizionati lontano dalle finestre. E’ necessario ridurre lo sbalzo termico della finestra posizionando all’esterno delle protezioni per esempio delle tende o costruire delle vetrate funzionali. Inoltre la temperatura interna dei locali dovrebbe aggirarsi intorno ai 20° e mantenuta costante. Se la temperatura dell’impianto di riscaldamento si abbassa in automatico durante la notte, è necessario ventilare l’ambiente prima che la temperatura si abbassi, per evitare così che l’aria calda della stanza condensi duranti il raffreddamento. VERDELOOK Sempreverde® Point, Siepe Artificiale 1x3 m, Foglia edera, Decorazioni Giardino Prezzo: in offerta su Amazon a: 22,66€ (Risparmi 0,09€) |
Sulla finestra, la condensa si forma principalmente sul bordo del vetro, poiché è la parte che entra a contatto diretto con l’aria umida che circola all’interno della casa. Se l’umidità è elevata, la stessa può infiltrarsi tra l’anta e il telaio nella scanalatura, dove le temperature sono basse. Altri punti critici sono i ponti termici. I serramenti sono soggetti alla formazione della condensa perché non hanno lo stesso grado di isolamento termico della muratura circostante nella quale sono inseriti. Nei tempi passati non esisteva all’interno delle case il problema di condensa, poiché le abitazioni non venivano chiuse ermeticamente. Questo permetteva un ricambio forzato di aria, ma anche un dispendio di energia che si ripercuoteva sulle bollette del riscaldamento. Oggi i serramenti sono costruiti per consentire prestazioni energetiche elevate, impediscono che il calore interno fuoriesca all'esterno, ma non sono in grado di trattenere umidità nei locali.
All’origine la finestra era in ferro con vetro di spessore di 3mm, poi si è passati a produrre finestre con i profili in alluminio, con guarnizioni, camera e precamera. Ma per evitare che ci sia dispersione di calore, è anche importante che i serramenti siano installati correttamente. Le ante vanno registrate accuratamente e ogni anno è buona abitudine fare una manutenzione per garantire una perfetta funzionalità nel tempo. Tuttavia se queste accortezze non sono sufficienti per limitare la comparsa di condensa sui vetri, il produttore di finestre può fare ben poco. Il rimedio più valido rimane quello di ventilare correttamente gli ambienti.
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