Le prime opere di questo tipo che vengono per prime riconosciute risalgono incredibilmente al primo secolo d.C., periodo nel quale era quasi un'usanza di costume abbellire a tal modo, quasi facendo prendere vita, gli ampi giardini di proprietà delle maggiori famiglie cittadine. Neanche a dirlo tali realizzazioni erano alla portata soltanto delle personalità con più capacità economiche, dal momento che, non soltanto il costo richiesto dall'artista era molto alto, ma tutto ciò comportava una continuata manutenzione nel tempo. Stando ad alcuni ritrovamenti effettuati in seguito a scavi archeologici, oggi si può avere un'idea più chiara di quello che fosse il gusto dell'epoca e il tipo d'intaglio effettuato. In particolare venivano preferite forme geometriche per i giardini, seguendo quella che evidentemente era la moda del tempo.
Grazie a svariati documenti rinvenuti, sappiamo che erano svariati i monasteri nel Medioevo a coltivare svariate piante aiuole, al fine di sfruttarle come recinzione naturale. Tra il Cinquecento e il Seicento invece si realizzava un preciso disegno progettuale, secondo il quale veniva strutturato un giardino che prevedesse degli intricati e affascinanti percorsi attraverso aree vegetali. I progetti prevedevano spesso delle basse siepi, arricchite infine da piante in fiore.Da qualche anno ormai quest'arte è stata riscoperta, tornando decisamente alla ribalta. In particolar modo a ridare successo a questa tecnica d'abbellimento è il fatto che a sfruttarla non sono soltanto i fieri possessori di ampi giardini, ma anche coloro che vivono in appartamenti e possiedono soltanto delle semplici piante da vaso. Le piante preferite per tale lavoro sono il ligustro, il tasso e il bosso.
Se si può sfruttare un giardino per questo tipo di decorazione, si dovrà scegliere delle piante che ben si adattino alla tipologia di terreno. Se si ha un terreno molto asciutto si potranno piantare tassi e agrifogli. Biancospini, ligustri e bossi invece fanno al caso dei terreni umidi. Inoltre va tenuta presente l'esposizione al sole. Se il tasso dell'esposizione è alto si potranno piantare allori e laurocerasi, mentre sono adatte all'ombra il bosso, il tasso e il ligustro.
Per prima cosa occorrerà procurarsi i vari tipi di tagliasiepi, nel caso ci fossero siepi in giardino, e di forbici atte alla potatura. Oggi, dato lo sviluppo tecnologico, si consiglia di comprare strumenti elettrici, che facilitano notevolmente il lavoro, rendendolo meno pesante.
La Bosch propone un'ottima gamma di strumenti. Un esempio è Isio, ovvero un maneggevole sfoltirami, simile all'ASB LI, che offre in omaggio anche un set di utili accessori. Per quanto riguarda le cesoie invece, ovviamente elettriche, si consiglia Ciso.Ottimi anche i prodotti della Black & Decker, dalle dimensioni ridotte, per facilitarne l'uso. In particolar modo spicca la GSL 300, una splendida sfoltirami, ergonomica e con lama da quindici centimetri, per una presa più comoda e un taglio più preciso e controllato.
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