Alla base di ogni cella ci sono dei conduttori realizzati in silicio, che combinato con il fosforo, è in grado di generare corrente. Le due tipologie principali di silicio, la N e la P, si uniscono, provocando uno squilibrio termico che genera una carica elettrica. Tale corrente corre lungo i cavi conduttori e alimenta i dispositivi all'interno dell'edificio. Ovviamente, una singola cella non ha la capacità di far funzionare alcun elettrodomestico, ma la loro combinazione crea una potenza sufficiente, attraverso l'effetto cumulativo. Le celle sono collegate tra loro tramite cavi e saldate all'interno di un telaio in legno o policarbonato. L'insieme delle celle costituisce il vero e proprio pannello solare fotovoltaico. Tutti i cavi delle celle vengono collegati ad un inverter centrale, che convoglia la potenza solare in un unico dispositivo. Altro elemento di essenziale importanza è la griglia dei contatti, situata al di sopra del pannello. Essa è composta da un materiale anti riflettente, che garantisce un totale assorbimento dei raggi solari, senza che si verifichi una loro dispersione. L'ultimo strato del pannello è realizzato in vetro, che aiuta a proteggere il sistema sottostante dall'usura del tempo e dall'azione avversa degli agenti atmosferici.
I pannelli fotovoltaici si trovano in commercio in una grande varietà di tipologie e formati. Per scegliere quella più adatta a voi, affidatevi ad un consulente esperto nel settore, che valuterà le dimensioni del tetto, le condizioni di luminosità e il numero di celle necessarie per una copertura energetica ottimale. Per prima cosa, dovete costruire il telaio, la cui dimensione corrisponderà a quella del pannello stesso. Le guide del telaio sono in legno, PVC o policarbonato. Fissate gli angoli con delle staffette metalliche. Inserite la prima cella fotovoltaica, collegatela alla seconda e proseguite in questo modo fino al completamento dell'intero pannello. Dopo aver controllato che il telaio sia perfettamente inquadrato, saldate le celle. Riempite gli spazi vuoti e gli interstizi con del silicone sigillante, per impedire che penetri all'interno umidità. A questo punto, eseguite i cablaggi necessari, seguendo le istruzioni riportate sul manuale tecnico. I due cavi principali, quello positivo e quello negativo, vanno collegati all'inverter centrale, che avrete cura di porre in un punto nascosto ma sicuro del sotto tetto. Collegate il polo positivo del pannello al terminale positivo dell'inverter e il polo negativo delle celle al terminale negativo dell'inverter. Liberate poi la superficie in vetro del pannello dalla sporcizia e da eventuali rami che potrebbero ostacolare la penetrazione dei raggi solari. Per quanto riguarda la manutenzione dell'impianto, non ci sono particolari raccomandazioni, se non quelle di tener pulita la superficie esterna del pannello e di sottoporre il sistema fotovoltaico ai test di conformità a scadenza annuale. Durante il controllo, il tecnico autorizzato valuterà le reali condizioni dell'impianto e la sua efficienza, in termini di qualità e sicurezza. Una volta superato il test, vi verrà rilasciato un certificato, che ne attesta la conformità, rispetto alle caratteristiche contenute nella normativa CE vigente.
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