Il primo impianto fotovoltaico italiano venne installato nel 1979 al Passo della Mandriola, vicino Cesena. Negli anni 90 l'Italia era già la prima nazione europea per potenza di impianti fotovoltaici. Gli incentivi statali promossi per favorire l'installazione dei sistemi fotovoltaici nel territorio sono stati certamente il turbo che ha spinto al massimo l'utilizzo dell'energia solare soprattutto come fonte rinnovabile non inquinante, sebbene le difficoltà burocratiche hanno anche generato un processo di speculazione talvolta rimasto impunito. Oggi un elevatissimo numero di edifici utilizza l'elettricittà generata dall'energia solare per tutti gli usi quotidiani. Purtroppo l'elevato costo iniziale degli impianti ed una carente informazione non hanno consentito ad oggi la stessa capillare introduzione dell'energia solare in impianti per uso industriale. Il progressivo sviluppo delle arre industriali e l'incentivazione all'utilizzo di energie rinnovabili però tendono verso una riqualificazione dell'utilizzo dell'energia solare.
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La produzione di energia elettrica attraverso i pannelli solari avviene grazie alle cellule fotovoltaiche realizzate in silicio ed altri materiali conduttori. Questi vanno installati in esposizione diretta al sole, per questo motivo sono posizionate sui tetti degli edifici. L'energia accumulata viene indirizzata ad un convertitore statico detto "inverter" che ha il compito di trasformare l'energia continua ( del sole) in energia alternata (corrente elettrica). Il consumatore, grazie ai pannelli fotovoltaici installati diventa così anche produttore di energia elettrica. L'energia trasformata raggiunge un contatore installato dall' ente che gestisce la rete che ha lo scopo di misurare la quantità di energia in entrata ed in uscita al fine di ripartire consumi e guadagni. Questi ultimi sono quindi il valore aggiunto che determina l'ulteriore vantaggio derivato dall'utilizzo dell'energia solare.
Il termine fotovoltaico invisibile definisce un brevetto europeo che permette di produrre moduli fotovoltaici in grado di integrarsi perfettamente con la struttura dell'edificio. Realizzati con materiali apparentemente opachi sono in realtà trasparenti ai raggi solari e possono avere la forma di qualsiasi oggetto edilizio: una tegola, una trave, una pietra. La versatilità e l'adattabilità del prodotto finale consente l'istallazione anche su edifici di particolare interesse ambientale e culturale seppur vincolati da vincoli paesaggistici ed architettonici, garantendone sempre e comunque una perfetta funzionalità e l'estetica. Le cellule in silicio, ben nascoste tra gli elementi strutturali, svolgono il loro lavoro sfruttando l'energia solare diretta come qualunque altro pannello solare tradizionale. Ad oggi sono già disponibili installatori specializzati in tutto il territorio nazionale. Il fotovoltaico invisibile è al momento l'ultima tappa dell'evoluzione del pensiero intuitivo di Becquerel. Un'opportunità in più per salvaguardare il nostro pianeta dall'inquinamento e dal surriscaldamento globale. Un sistema per risparmiare e guadagnare grazie alla rivendita dell'energia in eccesso prodotta. Un modo per progettare rispettando il paesaggio e le leggi attualmente vigenti senza deturpare l'ambiente circostante.
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