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Quando si iniziano i lavori? Su questo dato ci sono interpretazioni discordanti. Infatti c’è chi intende l’inizio dei lavori come il primo giorno in cui gli operai iniziano a lavorare sul luogo interessato; altri, invece, quando le opere che si intendono realizzare hanno chiari e visibili elementi di nuova costruzione (come ad esempio le fondamenta di un nuovo edificio). A chiarire la questione e risolvere le dispute e le divergenti interpretazioni è intervenuto il Tar della Toscana con la sentenza 1515/2014, secondo la quale per considerare valida ed effettiva la data di inizio lavori, si necessita che emerga un serio intento costruttivo atto a dimostrare strutturalmente che si sta procedendo alla realizzazione dell’opera. Non tutti i lavori, però, richiedono il Permesso di Costruire; il Testo Unico dell’Edilizia riporta, come lavori soggetti al rilascio del Permesso di Costruire, quelli relativi agli interventi di nuova costruzione, di ristrutturazione urbanistica e quelli di ristrutturazione che modifichino in tutto o in parte il complesso edilizio, rendendolo parzialmente o totalmente diverso.
Capita sovente che, per molteplici motivi, non sempre imputabili a chi ha richiesto il Permesso di Costruire, i tempi preventivati per la realizzazione dei lavori, quindi sia inizio che fine, non siano sufficienti e si è impossibilitati a rispettarli. Quando le cause di tali ritardi e di mancato rispetto delle date indicate sul Permesso di Costruire sono motivate da cause esterne alla volontà e alla possibilità del titolare dell’autorizzazione, la legge (articolo 15, comma 2) stabilisce che i termini di inizio e di fine lavori possono essere prorogati. Tale proroga può essere concessa dopo presentazione di apposita domanda, che deve essere inoltrata, ovviamente, prima della scadenza della data di fine dei lavori. Successivamente a tale richiesta l’Ufficio tecnico del Comune provvederà ad accordare un provvedimento motivato di proroga. Dallo scorso anno, con il Decreto Sblocca Italia (Decreto 133/2014), sono state ampliate le motivazioni per le richieste di proroga, implementando tra queste anche quelle relative a cause imputabili all’amministrazione o all’autorità giudiziaria rivelatesi infondate. Quando, nonostante le proroghe, i termini di inizio e fine lavori non vengono rispettati, bisogna procedere alla richiesta di un nuovo Permesso di Costruire, con il calcolo dei contributi di costruzione da versare e il successivo rilascio delle nuove date di inizio e fine lavori.
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