Nella realtà, spesso e volentieri, i proprietari degli immobili tentano di accollare al committente spese di ogni genere, per potere alleggerire i propri oneri e, di conseguenza, l'incertezza dei committenti sfocia in liti legali e, spesso, in gravi incomprensioni. Per ovviare a questo, nel dicembre dell'anno 2002 è stata emanata la legge numero 431/98 sulle associazioni di categoria di proprietari e inquilini che hanno avuto sempre più voce in capitolo. A placare gli animi, nel maggio dello scorso anno (2014), la Confedilizia, l'associazione dei proprietari degli immobili e i sindacati degli inquilini hanno prodotto una nuova lista di spese condominiali e la loro regolare ripartizione tra proprietari ed inquilini che vincola in maniera più lineare e dettagliata le due parti nel pagamento dei propri oneri.
Per portare un esempio, secondo la nuova tabella del 2014 le spese relative al consumo dell'energia elettrica (illuminazione, forza motrice) per l'uso dell'ascensore sono interamente a carico del conduttore, le spese per la installazione oppure la sostituzione dell'impianto di video sorveglianza deve essere affrontato dal proprietario. Faro 33700 - ICARIA Ventilatore da soffitto bianco Prezzo: in offerta su Amazon a: 150€ |
Nonostante queste soluzioni, non si è ancora trovato un accordo per scongiurare eventuali contenziosi. Fatto sta che, per qualsiasi spesa venga affrontata è sempre bene documentarla con le fatture del pagamento effettuato, soprattutto da parte del proprietario che deve ricorrere a delle spese ordinarie e straordinarie e che poi deve farsi effettuare il rimborso da parte del locatario. Sono i cosiddetti Documenti Giustificativi delle Spese. Il conduttore può richiedere in ogni momento la copia di questi documenti (fatture) direttamente al proprietario oppure all'amministratore di condominio. Gli oneri di spesa, in generale dovrebbero regolarmente essere rendicontati durante le assemblee condominiali.
Nonostante vengano considerate tutte queste soluzioni per ovviare ad eventuali controversie e per essere più fiscali possibili, spesso e volentieri il rendiconto delle spese non risulta particolarmente soddisfacente in quanto, nonostante la richiesta di trasparenza, le voci non sono sempre perfettamente specificate.In sostanza, non sempre, nella documentazione, si riporta con estrema chiarezza se si tratta di spese per manutenzione ordinaria oppure di manutenzione straordinaria. Ci si limita spesso a indicare la dicitura: intervento manutentivo sull'impiando di riscaldamento, sul funzionamento dell'ascensore e così via. Proprio per questo motivo è sempre una soluzione ottimale quella di rendicontare voce per voce specificando la natura della spesa che è stata effettuata. Tale documentazione dovrà poi essere consegnata al rappresentante di condominio e deve essere archiviata in modo da poter dimostrare ogni qualvolta essa viene richiesta dai locatari che si succedono in quello stesso immobile o condominio. Si tratta di una prova inconfutabile e dettagliata sulle spese che sono state effettuate con tanto di data dell'intervento, natura dell'intervento e, possibilmente, è necessario anche specificare il motivo per cui l'intervento stesso è stato effettuato.
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