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Maggiore è il consumo degli elettrodomestici che impieghiamo dentro casa, maggiore è l'impatto ambientale che gli stessi hanno. Allo stesso modo, minore consumo indica minore contaminazione dell'ambiente. L'etichetta energetica degli elettrodomestici è stata introdotta la prima volta nella Direttiva CEE numero 75 del 1992. Con essa, mediante colori e simboli, si certificano le prestazioni del prodotto sotto il profilo dei consumi. Più la freccia indicata in essa è corta e verde, minore sarà il consumo. Al contrario, più è lunga e tendente al rosso maggiori saranno consumi ed inquinamento. Oggi sull'etichetta energetica degli elettrodomestici non si trova solamente la classe di efficienza ma anche indicazioni sul consumo annuo di energia ed informazioni tecniche e precise sia sulle capacità che sulle prestazioni. Le sigle che vengono utilizzate, inoltre, sono identiche in tutta la Comunità Europea per buona pace dei consumatori che così non dovranno più districarsi tra etichette sempre differenti da Paese a Paese.
Ad oggi vige l'obbligatorietà dell'etichetta energetica sui serramenti. Questo vale da qualche anno a questa parte. In particolare ci si riferisce alla Gazzetta Ufficiale 168 del 20 Luglio ovvero il Decreto Legislativo 28 Giugno 2012. La direttiva 2010/30/UE è diventata, in questo modo, ufficialmente legge. L'etichetta energetica per serramenti è prevista perché questi prodotti, pur non consumando energia, hanno l'importante compito di conservarla durante l'utilizzo. Evitano, infatti, la dissipazione del calore e il verificarsi delle fastidiose correnti d'aria. Allo stesso tempo, permettono alla luce di penetrare all'interno dell'ambiente. Assieme ai serramenti, questo decreto può riferirsi a porte, facciate e pannelli isolanti. L'obbligo dell'etichettatura per serramenti è realizzato con l'obiettivo di informare meglio il consumatore, orientandolo nella maniera più consona nella scelta di prodotti caratterizzati da un basso impatto energetico.
In ogni etichetta energetica per serramenti vengono indicati diversi valori. Questi sono il nome del sistema utilizzato, il tipo di serramento in questione, la sua trasmittanza termica, la trasmittanza termica del vetro e la trasmittanza luminosa del vetro oltre che la tenuta all'aria. Di base l'etichetta energetica per serramenti non differisce di molto rispetto a quella degli elettrodomestici. Le prestazioni energetiche sono indicate con frecce colorate e lettere. Vi si trovano, poi, marcatura CE, modo di assemblaggio, impatto ambientale. da non tralasciare il cosiddetto fattore solare che indica quelli che sono i comportamenti dei serramenti in base alle diverse stagioni dell'anno e addirittura alle diverse ore del giorno. In questo modo, mediante la giusta interpretazione di tutti questi dati, si stabilisce con certezza se quel determinato infisso adeguato alla zona dove è prevista la collocazione o, se al contrario, è meglio optare per un'altra tipologia. Importante ricordare come la normativa indichi che questo tipo di etichettatura si applica a tutti quei prodotti che se utilizzati hanno un impatto sul consumo energetico, sia esso diretto o indiretto.
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