Il primo esemplare di casa passiva con tanto di certificazione è stato costruito in Inghilterra e si chiama Underhill House. Si tratta di un progetto pionieristico nell'ambito della eco sostenibilità ed il suo creatore è l'architetto "Helen Seymour-Smith". La casa si integra completamente con il paesaggio circostante, è situata in collina e sorge sulle rovine di un fienile risalente a trecento anni fa. L'edificio ha una struttura in calcestruzzo che è stato lasciato esposto per sfruttare i vantaggi termici nel modo migliore, è dotata di una vetrata con esposizione a sud, in modo da favorire l'irraggiamento solare ed è isolata nel tetto, nel pavimento e nelle pareti con pannelli in polistirene. Un altro esempio di casa passiva è "Casa Zero Energy", un progetto di ricerca sviluppato da "Gruppo Polo – Le Ville Plus" in collaborazione con l'Università di Trento. Si tratta di una costruzione il cui consumo energetico è pari a zero. L'edificio è completamente autonomo e autosufficiente per quello che riguarda la gestione degli impianti. La struttura portante è realizzata in pilastri e travi di lagno lamellare montati ad incastro. Le pareti sono in legno coadiuvato da materiali isolanti e l'energia deriva dai pannelli solari, dagli impianti fotovoltaici e dalla pompa di calore.
Quando si parla di edifici di concezione moderna, orientati al risparmio energetico e a basso impatto ambientale, la prima preoccupazione che si ha è quella dei costi e si pensa che siano esorbitanti. Costruire una casa passiva non costa molto più di una casa normale: considerando lo stesso livello di coibentazione, le cifre sono pressoché equivalenti, i costi da aggiungere riguarderanno l'impianto finalizzato al recupero del calore e per l'aggiunta di un livello maggiore di isolamento.
A titolo di esempio possiamo considerare un'abitazione di cento metri quadrati, in tal caso le spese aggiuntive si aggireranno attorno ai 20.000 euro. Bisogna però tenere presente che non avremo bisogno di installare nessun impianto termico tradizionale, niente caldaia o allacciamento al metano, non serviranno neppure stufe o caminetti, canne fumarie o comignoli, lavori per i quali si andrebbero a spendere 20.000 euro circa. Le spese in più che possono esserci per la costruzione di una casa passiva, vanno a compensarsi molto bene con i costi di quelle parti che in una casa tradizionale dovrebbero essere necessariamente installate e che non devono essere realizzate in un'abitazione di questo tipo. In conclusione, considerando questa compensazione, la spesa risulta essere equivalente. La casa passiva non avrà spese ulteriori per consumi di gas o elettricità e anche i costi di manutenzione degli impianti saranno drasticamente ridotti.
COMMENTI SULL' ARTICOLO