Conto energia fotovoltaico

La detrazione al 55% per il fotovoltaico

Una delle più importanti agevolazioni attuate in Italia, in favore del fotovoltaico, è la detrazione d’imposta del 55% sulle spese sostenute, fruibile entro il 6 giugno 2013. La ripartizione della quota Irpef avveniva in parti uguali distribuite nell’arco di dieci anni.

La Legge di stabilità 2014 ha esteso le agevolazione fiscali fino alla data del 31 dicembre 2014, modificando però la percentuale di detrazione in base a diversi parametri.

La detrazione è passata al 50% per gli interventi relativi a ristrutturazioni e per le installazioni di impianti fotovoltaici destinati a civili abitazioni e rimarrà la stessa per quanto riguarda i pagamenti effettuati nel corso dell’anno 2015. Essa sarà rivolta principalmente ad impianti capaci di generare una potenza massima di 20 Kw.

Per quel che riguarda la riqualificazione energetica per edifici già esistenti la detrazione è salita invece al 65% e concerne interventi di risparmio energetico connessi a lavori di rifacimento ed isolamento termico, oltre all’installazione di nuove caldaie e pannelli solari termici.

A partire dal 2016 la detrazione passerà al 36%, ossia la stessa quota prevista per le ristrutturazioni edilizie, con esclusione degli interventi riguardanti aree comuni di spazi condominiali per i quali la percentuale rimane al 50%.

La politica a lungo termine, attuata dalla Legge di stabilità 2014, ha dato continuità ad un settore in continuo cambiamento come quello del mercato del fotovoltaico. Ciò fa presumere un’ulteriore progressiva riduzione dei prezzi nell’immediato futuro. Per questo motivo è’opinione largamente condivisa che il fotovoltaico per uso civile sia destinato a prevalere inesorabilmente sui sistemi tradizionali di produzione di energia elettrica.

Oltre alla detrazione Irpef esiste un altro beneficio fiscale che riguarda l’Iva calcolata al 10% sull’imponibile, coerentemente con tutti gli altri prodotti e servizi concernenti l’efficienza ed il risparmio dell’energia.

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Impianto fotovoltaici a costo zero

fotovoltaici a costo zeroUn impianto fotovoltaico viene considerato a costo zero in virtù dei contributi a fondo perduto erogati dalle aziende finanziarie. Essi coprono interamente i costi cominciando dalla fase di progettazione fino all’installazione e comprendono, talvolta, anche la manutenzione. Esistono diversi piani finanziari che consentono di ammortizzare totalmente il costo delle rate grazie agli introiti generati dall’energia solare. Il tipo di contributo concesso dipende da quale accordo viene stipulato con le società che finanziano il progetto. Ogni singolo caso è sottoposto ad una valutazione di fattibilità e studiato nel dettaglio per individuare le condizioni maggiormente favorevoli. La valutazione finale determinerà il costo complessivo dell’investimento. Segue poi una seconda fase dove le prestazioni del fotovoltaico vengono monitorate per stabilire il rapporto tra i consumi e la produzione energetica. La maggior parte dei contributi richiedono il pagamento della prima rata solo dopo sei mesi dalla messa in regime dell’impianto, in modo tale che esso abbia il tempo di generare una quantità di energia sufficiente per la riemissione di elettricità nelle rete di distribuzione.

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    Conto energia fotovoltaico: Resa degli impianti fotovoltaici

    I fattori di produttività di un impianto fotovoltaico sono molteplici e complessi ma, in generale, il suo rendimento dipende dalla capacità di convertire l’energia solare in energia elettrica. Essa viene calcolata per unità di superficie secondo condizioni standard, definite dal valore STC, Standard Test Condition, che prevede un irraggiamento di 1000W/mq per una temperatura di circa 25°. Il rendimento dipende inoltre dalle dimensioni del pannello e dal picco di potenza raggiunto, che corrisponde al momento di massima irradiazione solare nell’arco della giornata. I dati relativi alle dimensioni ed alla potenza di picco sono sempre reperibili nelle etichette o nelle schede tecniche allegate al kit fotovoltaico, fornite in dotazione al momento dell’acquisto dell’impianto. E possibile prevedere il rendimento di un fotovoltaico attraverso dei simulatori di redditività calcolata nell’arco di 25 anni. Per poter effettuare il calcolo è necessario controllare il consumo medio annuo in kwh, suddiviso in bimestri. Inoltre si deve conoscere quale deve essere la potenza dell’impianto che si intende realizzare, la qualità di esposizione al sole, il costo al kwh ed infine il tasso di finanziamento del mutuo.


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