Impianto minieolico

Ma cos'è?

Un impianto eolico sfrutta la potenza inesauribile e pulita del vento per generare energia elettrica. Esso è sostanzialmente costituito da una sorta di mulino a pale che viene fatto ruotare dal vento. L'energia meccanica delle pale viene quindi convertita in energia elettrica grazie ad una macchina elettrica presente all'interno dell'impianto, detta generatore. Altre macchine elettriche trasformano questa energia in modo che possa essere utilizzata in casa piuttosto che essere riversata sulla rete elettrica nazionale. In questo caso, analogamente a quanto avviene per gli impianti solari fotovoltaici, il gestore dell'energia si impegna ad acquistare l'energia ceduta. Mentre gli impianti eolici industriali sono macchine enormi, una sorta di mulini alti svariate decine di metri che spesso si vedono sulle colline in molte parti di Italia, quelli minieolici hanno dimensioni (e costi) più contenuti e si prestano per un utilizzo domestico generando potenze inferiori.

Complice la crisi ed una mutata coscienza sociale più rispettosa dell'ambiente, si è quindi venuta ad affiancare, alla versione industriale, anche la versione "domestica" di impianto eolico, l'impianto minieolico per l'appunto, che promette di far risparmiare in bolletta svariati euro ai fortunati proprietari. L'impianto minieolico essendo più piccolo di quello industriale, si presta ad essere installato con maggiore semplicità (anche e soprattutto a livello normativo) presso private abitazioni o aziende.

Impianto minieolico

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Tipi di impianti minieolici

impianti minieolici Gli impianti minieolici possono essere sostanzialmente di due tipi:

impianti ad asse orizzontale

impianti ad asse verticale

mentre i primi ricordano nella struttura gli impianti industriali e possono essere a rotore bipale, tripale o addirittura multipale, i secondi hanno il rotore che si muove intorno ad un asse verticale. In questo caso la forma dell’elemento rotante è fondamentale per garantire efficienza all'impianto. Gli impianti ad asse verticale sono solitamente meno rumorosi (e più costosi) di quelli ad asse orizzontale, inoltre sono spesso anche più belli da vedere avendo forme particolari.

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    Campi di applicazione

    minieolico Gli impianti minieolici sono pensati per un utilizzo più "a misura d'uomo" nel senso che non vengono commissionati, come quelli industriali, dai grossi gestori dell'energia, ma possono essere tranquillamente acquistati da parte di privati e aziende per integrare o, in alcuni casi, sopperire al tradizionale servizio di distribuzione elettrica. Gli ambiti di applicazione sono sostanzialmente tre.

    Utilizzo domestico ovvero per la propria abitazione. In questo caso l'impianto va ad integrare l'energia elettrica acquistata dal cittadino andando quindi ad alleggerire la spesa necessaria per l'acquisto di energia elettrica da parte di quest'ultimo.

    Nell'utilizzo aziendale la funzione è la stessa, ma l'ambito di utilizzo va al di là della casa: si pensi ad esempio ad una fattoria ecologica che realizza uno di questi impianti per rendere elettricamente autonoma la propria stalla oppure il laboratorio per la realizzazione dei formaggi.

    Un ultimo campo di applicazione è quello legato al tempo libero. I piccoli impianti eolici possono essere, infatti, utilizzati per alimentare un camper o una barca a vela tanto per fare un esempio. Si tratta di impianti piccoli, da integrare ad esempio con il fotovoltaico, che rendono possibile godersi le vacanze senza dover ricorrere a generatori a carburante "classico" ed inquinante. Anche i costi sono in linea: con mille euro circa è possibile infatti acquistare un minieolico pensato per l'utilizzo in barca a vela ... dove il vento è notoriamente un elemento presente (sperabilmente) in abbondanza.


    Impianto minieolico: Quali sono i permessi necessari per poterli installare

    In analogia ai costi, anche per la documentazione necessaria il livello di complessità richiesto dal minieolico è molto più basso di quello necessario per costruire una "wind farm" industriale.

    La legge italiana prevede che, per impianti di potenza entro i 60KW, una denuncia di inizio attività (D.I.A.) sia la documentazione sufficiente da presentare presso il comune di appartenenza. Questa legge nazionale, però, prevede numerose varianti e deroghe a seconda delle regioni dove si intende realizzare l'impianto e soprattutto se l'area prescelta fa parte di una zona protetta.


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