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L'aria oltre ad essere comprimibile è anche elastica, proprietà che si possono verificare nel modo più elementare quando azioniamo lo stantuffo di una siringa facendola riempire d'aria. Tenendo il dito sull'apertura per impedire all'aria di fuoriuscire, e premendo sullo stantuffo, questo farà resistenza e per spostarlo dovremo esercitare una forza sempre maggiore: questa è l'azione di compressione. Rilasciando lo stantuffo questo ritorna velocemente indietro. L'aria compressa si misura in atmosfere o bar attraverso strumenti chiamati manometri, possono essere analogici o digitali. Tra i vari tipi di compressore il motore fa la differenza: quello a pistoni viene utilizzato nelle officine meccaniche e dai gommisti e in tutte quelle situazioni che non richiedono tempi prolungati di esercizio. Quelli centrifughi e assiali consentono rapporti di compressione molto elevati permettendo di raggiungere pressioni di mandata particolarmente alte. Gli autorespiratori possono essere ricaricati con 3 o 4 stadi che raggiungono pressioni di oltre 250 bar ma sono compressori che vengono utilizzati maggiormante nella meccanica dei motori a combustione.
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I compressori alternativi con motore dotato di due cilindri uguali sono chiamati bicilindrici monostadio: l'aria viene aspirata attraverso il filtro di aspirazione pompata alternativamente dai cilindri e, grazie al movimento di questi, compressa. Nei compressori assiali è il movimento rotatorio dell'asse di un rotore, o di un disco girante nel caso dei radiali, a determinare la compressione dell'aria. Al rotore, un disco con palettatura, corrisponde uno statore fisso sul telaio e simile al rotore. L'accoppiamento di uno statore e di un rotore è chiamato "stadio". Alimentati elettricamente, possono essere anche a batteria o a gasolio. Possono essere portatili e, se dotati di un serbatoio, immagazzinare l'aria compressa consentendone un uso costante, indispensabile in tutti quei lavori che risentono delle "cadute" di pressione causate dal ritorno del motore. La capacità del contenitore si misura in litri e indica l’autonomia e il tempo di attesa del compressore. Una valvola di sicurezza evita che l'aria defluisca indietro danneggiando il motore sulla mandata aprendosi al superamento di un valore limite. La pressione sul contenitore di stoccaggio è misurata invece dal manometro.
La versatilità dei compressori per aria è garantita dalla possibilità di agganciare una gamma pressocché inesauribile di accessori, dall'areografo alla sparachiodi dal levigatore al trapano e ai più vari accessori per le pulizie e per il gonfiaggio di ruote, canotti e materassini. E' necessario che il numero riportato sull'accessorio da utilizzare,il valore della pressione necessaria a farlo funzionare, corrisponda alla pressione a disposizione. Sapere quale uso farne significa garantirsi che il contenitore per l'aria abbia sufficiente capacità e il motore la giusta potenza: una portata d'aria inferiore a 220 litri al minuto significa inibirsi l'uso di parecchi attrezzi. Utile inoltre un sistema di raffreddamento e anticondensa, soprattutto che sia lubrificato. Un compressore che assicuri medie prestazioni da bricolage può avere un costo dai 400 ai 500 euro, serbatoio da 100 litri, mentre un serbatoio da 50 litri costa da 70 a 90 euro.
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