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Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere quali sono gli elementi di base che possono servire ad affrontare la discussione in merito al battiscopa in gres porcellanato senza troppo sbagliare. E, quindi, la prima considerazione da fare in merito al battiscopa in gres è quella che riguarda le fasi iniziali della sua stessa preparazione e, in altre parole, la composizione stessa del gres prima ancora del battiscopa in gres porcellanato. Diciamo dunque che il gres è un materiale estremamente duttile che può avere un grosso peso all’interno dell’edilizia e del settore dell’architettura di interni in senso più ampio proprio per la sua estrema versatilità: una versatilità tale da giustificarne la diffusione enorme. Il gres, del resto, è anche noto comunemente come gres (non porcellanato).
Quando guardiamo al battiscopa in gres porcellanato e al gres porcellanato in generale nelle sue differenti applicazioni comprendiamo in maniera evidente che la forma sotto cui il gres porcellanato è commercializzato e usato in maniera più massiccia all’interno delle nostre abitazione è quella di piastrelle. Sono infatti le piastrelle in gres porcellanato quelle che compongono i nostri battiscopa in gres e non solo. In origine il battiscopa in gres è formato da una serie di elementi presenti in natura quali, tra gli altri, le argille ceramiche, i feldspati, caolini e sabbia che subiscono una serie di processi. In primo luogo i materiali che abbiamo appena elencato devono subire una fase si macinazione che, nel gergo degli addetti ai lavori, viene definita semplicemente come la fase di barbottina. In seguito a tale primo processo, il risultante viene sinterizzato con una procedura ad hoc fino a solidificarsi e a dare vita al gres che è tipico dei battiscopa in gres porcellanato.
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