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Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi fondamentali che possono esserci assolutamente di aiuto ogni qual volta parliamo di ancoraggio chimico. E, per forza, di cose, cominciamo dal tentativo di restringere il campo di azione della nostra disanima attraverso la formulazione di una definizione quanto più sintetica ed esauriente al tempo stesso. E, quindi, a questo punto, possiamo definire la tecnica dell’ ancoraggio chimico come un mezzo che serve a fissare determinati componenti strutturali ad un’altra struttura solida. La novità sta nel fatto che la tecnica dell’ ancoraggio chimico prevede l’impiego di una colla rigida e non dei classici procedimenti per incastro, per attrito o anche meccanicamente con le tecniche più vecchie del mondo.
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Ovviamente, in maniera intuibile, avendo appena definito la tecnica dell’ ancoraggio chimico come un metodo di fissaggio di una struttura ad un’altra preesistente attraverso una vera e propria colla rigida, diventa a questo punto fondamentale per la nostra analisi comprendere sia a cosa è giusto fare riferimento quando si parla di colla rigida sia alle modalità di fissaggio vere e proprie. Nello specifico dobbiamo tenere a mente che la tecnica dell’ ancoraggio chimico può andare bene ed essere pienamente efficace su quasi tutti i tipi di superficie. Nella fattispecie dobbiamo dire che la tecnica dell’ ancoraggio chimico ha piana efficacia sia sulla classica muratura compatta per incollaggio, dove provoca un incastro sulla rugosità del foro in questione, sia nell’ambito della muratura forata laddove si viene a creare un vero e proprio grumo che si incastra nelle intercapedini tra i mattoni.
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