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Molto spesso i mobili, con il passare del tempo e anche a causa di un uso continuo, riportano dei segni dell’usura, come graffi, colori opacizzati e altre imperfezioni che, ovviamente, nuocciono all’ estestica del mobile. Una delle soluzioni, in particolar modo utilizzata per i mobili in legno, è affidare questi mobili a dei restauratori, in particolare se si tratta di mobili di un certo valore e prestigio, i quali si occuperanno di riportarlo alla luce come nuovo. Tuttavia, le spese per il restauro di questi mobili non sempre sono contenute , anzi, spesso sono anche molto salate. Ovviamente se il mobile è particolarmente importante è meglio affidarlo a dei professionisti, almeno se non si ha esperienza, in quanto un erroneo utilizzo dei materiali o tecniche sbagliate potrebbero danneggiarlo. Restaurare un mobile non è tra le operazioni più semplici, tuttavia può essere eseguita da tutti, se si conoscono i procedimenti da seguire e se si è muniti dei materiali e degli attrezzi giusti. Si tratta di operazioni davvero molto utili, in quanto fanno si che si riporti alla luce un mobile ormai in disuso a causa del trascorrere del tempo, ma che potrebbe essere rivalutato o rimodernato e dare un notevole contributo estetico alla casa. Attraverso il fai da te, queste operazioni possono essere eseguite con una spesa davvero minima, e inoltre personalizzando i mobili secondo le proprie preferenze.
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Quando si parla di restauro di mobili, la pulitura è una delle prima operazioni che vengono eseguite. SI tratta infatti di un lavoro per nulla invasivo, ma che basta, in alcuni casi, per riportare al suo splendore un mobile ormai vecchio e usurato, in particolare se il problema non è di “stile”.
Per la pulitura di un mobile con finitura in cera, bisogna utilizzare la trementina o la benzina avio. Nel primo caso si tratta di oleoresina che viene ricavata da varie piante conifere, mentre nel secondo caso si tratta di un carburante per aerei da turismo. Si intinge quindi un batuffolo di cotone nella trementina o nella benzina avio e, piano piano, si passa il batuffolo di cotone in tutte le parti del mobile. Se invece il mobile ha una finitura a ceralacca, bisogna scegliere la trementina e aggiungere ad essa alcool e olio paglierino, nelle proporzioni 2:1:1.Si tratta di un intervento che può ridare lucidità al mobile e può eliminare alcuni segni del tempo, ma ovviamente non sempre basta per rendere un mobile davvero come nuovo. Per ottenere questi risultati, bisogna quindi ricorrere a degli interventi più incisivi, ovvero la sverniciatura, la stuccatura e la lucidatura.Per prima cosa, prima di iniziare a compiere tutti i processi per portare a termine queste tre operazioni, bisogna ovviamente munirsi di tutto il materiale necessario. Bisogna quindi comprare della gommalacca o della vernice, una spatola, della carta vetrata, uno stucco per legno, una confezione di sverniciatore liquido e due pennelli piatti. Inoltre, è bene che i lavori vengano eseguiti in un luogo ben areato e munendosi di guanti.
Ecco poi le operazioni da eseguire:1. Si sistema sul tavolo da lavoro o anche sul pavimento il mobile, sotto al quale però deve essere sistemato un telo di plastica. 2. A questo punto incomincia la sverniciatura vera e propria. Con i due pennelli si stende lo sverniciatore, iniziando soltanto con una piccola superficie del mobile. Se i risultati sono quelli sperati, quindi se la vecchia vernice viene via (ovviamente con l’ ausilio di una spatola da utilizzare in modo molto delicato per non graffiare il mobile) si procede applicandolo su tutto il mobile, e facendo lo stesso. 3. A questo punto bisogna dedicarsi alla stuccatura. Questa è una fase un po’ delicata, in cui si deve fare abbastanza attenzione a non compromettere il mobile utilizzando troppo materiale,o troppo poco. Con uno stucco del colore del mobile, bisogna otturare tutti i pori e coprire tutti i graffi e le scheggiature che il mobile presenta, attraverso l’ ausilio di spatola e pennelli. Poi bisogna lasciare che lo stucco si asciughi completamente. A questo punto con uno straccio bagnato si procede alla rimozione dell’ eventuale stucco in eccesso . Se il mobile è particolarmente usurato e danneggiato, si può utilizzare la carta vetrata per levigare le superfici, anche se è sconsigliata per mobili non troppo vecchi in quanto potrebbe danneggiarli. 4. A questo punto si può passare alla lucidatura. Si tratta della fase finale, durante la quale si può scegliere di finire il lavoro utilizzando della gommalacca o della vernice per il legno, del colore desiderato. In entrambi i casi bisogna applicare i prodotti attraverso l’ ausilio di un pennello e bisogna dare tante passate di prodotto fin quando il colore del mobile non sia perfettamente omogeneo. Se il mobile presenta delle bruciature, inoltre, bisogna grattare molto leggermente con una piccola lama, in modo da scheggiare la macchia, poi bisogna applicare un po’ di burro per favorire la lubrificazione. Sul burro va poi inserita della cenere di legno o di sigaro setacciata, che poi fregata con un moto rotatorio. A questo punto il tutto si pulisce con un panno imbevuto nelle trementina e si prosegue con le operazioni di stuccatura e di lucidatura. Se le macchie rimangono, è meglio proseguire senza dar loro importanza, in quanto nella carteggiatura verranno sicuramente rimosse nel migliore dei modi, mentre poi la verniciatura e lucidatura nuova ne copriranno anche i minimi ed eventuali resti. Il mobile, quindi, è pronto per essere utilizzato! E’ possibile personalizzarlo anche attraverso la tecnica del decoupage o con colori e applicazioni particolari, da reperire presso dei negozi per il fai da te e per gli articoli per la casa, imparando la tecnica tramite gli altri articoli di rifaidate!.
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